Quali sono le mie aree d’intervento:
Il malessere di cui mi occupo può derivare: dal presentarsi di una sintomatologia limitante la vita della persona (disturbi d’ansia – come ad es. gli attacchi di panico, disturbo ossessivo compulsivo -, dell’umore – come la depressione-, della personalità, del comportamento alimentare – dipendenze);
da problematiche/conflitti relazionali in ambito familiare (di coppia, genitori/figli) o/e sociali (relazioni amicali, scuola, contesto lavorativo).
Dalla difficoltà di attraversare i diversi stadi evolutivi della vita o di far fronte ad “eventi stressanti” (p.es malattia oncologica, perdita di una persona cara ecc.) dal sentirsi insicuri, incapaci di pensare progetti futuri.
Le fondamenta del mio lavoro clinico
Il mio lavoro clinico si fonda su un modello teorico – tecnico di riferimento, la gruppoanalisi, che considera la mente composta da relazioni sociali.
La relazione è centrale nella costruzione dell’identità dell’essere umano, sostanzialmente fatto di relazioni personali: storiche (generazioni passate), attuali ed anche progettuali. La genesi della sofferenza psichica e della psicopatologia è, dunque, da rintracciarsi nelle reti relazionali più vicine all’individuo, famiglia, gruppi di riferimento, ed anche al contesto più allargato della comunità di appartenenza.
Il lavoro psicoterapico e la cura si esplicano attraverso la costruzione di dispositivi (terapia individuale, di coppia o di gruppo terapeutico) che utilizzano la relazione come strumento di cambiamento con l’obiettivo di accogliere e prendersi cura della “persona”, alfine di restituirle una condizione di benessere soggettivo (la guarigione).
La guarigione è intesa non soltanto come scomparsa dei sintomi, ma anche come possibilità di riacquisire modalità relazionali maggiormente funzionali a consentire alla persona di vivere relazioni positive e soddisfacenti nel proprio contesto di appartenenza.
Le tappe del percorso terapeutico
Il primo contatto:
La persona che sceglie di far fronte al proprio disagio attraverso il mio aiuto viene accolta con un primo colloquio che serve a delineare le motivazioni che l’hanno portata a chiedere l’assistenza e le modalità del mio lavoro terapeutico.
L’analisi della domanda:
Seguono un numero definito di incontri, utili a comprendere approfonditamente la richiesta di aiuto, nel corso dei quali possono essere utilizzati, oltre alla tecnica del colloquio, test psicodiagnostici.
Il trattamento:
Viene concordato insieme alla persona il progetto terapeutico ed il percorso più adeguato alla specificità della sua problematica, della sua storia e del suo contesto familiare e sociale di appartenenza, utilizzando uno o più dispositivi terapeutici di mia competenza: setting individuale, di coppia, di gruppo.
Il percorso è sempre personalizzato e può essere integrato, a seconda della gravità o della fase evolutiva del soggetto, ad altre prestazioni professionali.